Gli acufeni sono suoni semplici uditi dal paziente (rumore nelle orecchie) che non provengono dall'ambiente esterno. Sono un segnale spesso associato a una progressiva perdita dell'udito. Possono presentarsi sin dall'età pediatrica, sebbene sia difficile che vengano riportati dal bambino, oppure insorgere in età adulta. Più che una patologia di per sé, l’acufene nella maggior parte dei casi è un sintomo di potenziali malattie dell’orecchio interno o, più frequentemente, di malattie neurologiche. Una forma severa di acufene quindi compromette in maniera significativa la qualità della vita di chi ne soffre. Per questo motivo, alcuni clinici tendono a distinguere la percezione consapevole del suono dal cosiddetto “disturbo da acufene”, in cui il paziente sviluppa disfunzioni emozionali e/o cognitive, alterazioni del comportamento e disagio quotidiano.
Per evitare l’insorgenza di questo disturbo è bene seguire alcuni consigli utili come: proteggere
l’orecchio da rumori intensi (macchinari, musica, traffico), in caso di rumori troppo forti utilizzare dei
tappi per le orecchie, delle apposite cuffie o degli otoprotettori.
Attualmente non esiste una cura definitiva per l'acufene, ma ci sono vari trattamenti che possono aiutare a gestire i sintomi, come l'uso di apparecchi acustici.
La diagnosi di acufene si basa sulla storia clinica del paziente, in alcuni casi possono essere rischiesti esami audiometrici per escludere altre cause.
Se pensi di essere una delle tante persone che soffrono di acufene, la prima cosa da fare è sottoporti ad una visita specialistica, aumentando le probabilità di successo di poter riconquistare la propria qualità di vita. Il suono amplificato dagli apparecchi acustici, l'influsso di quello presente nell'ambiente, la musica oppure i toni prodotti dagli appositi generatori di rumore possono aiutare a minimizzare il contrasto tra i trilli ed i ronzii dell'acufene e l'ambiente sonoro circostante.